Da alcuni anni l’ozonoterapia è realtà anche a Lecce, grazie al contributo del dottor Luigi Formisano, un medico napoletano che ha sposato il Salento per amore, oltre che per professione.
Laureato in Medicina e Chirurgia, è specialista in Medicina Interna dal 1995 e in Omotossicologia e Medicine Naturali dal 1998, avendo conseguito il Diploma presso la Internationale Gesellschaft fur Homotoxicologie a Baden-Baden, Germania.
Dottor Formisano cos’è e come funziona l’ozonoterapia?
“La tesi che la scarsa presenza di ossigeno causa gravi problematiche risale al 1931, quando il Prof. Warburg vinse il premio Nobel dimostrando che l’ipossia (ovvero la carente ossigenazione) provoca il cancro. Alla luce delle innumerevoli pubblicazioni scientifiche, come quelle del Prof. Luongo e della dott.ssa Luongo di Napoli, del Prof. Gregg con i suoi studi sul rapporto tra mancanza di ossigeno e malattia, si può affermare che l’ozonoterapia, apportando la giusta ossigenazione al nostro corpo, contrasta la cronicità della malattia: in pratica favorisce l’azione dei farmaci e aumenta le possibilità di guarigione. Il trattamento è assolutamente veloce e indolore”.
Questo cosa provoca?
“Spesso nel corso di chemioterapia il paziente tende a soffrire di alcuni effetti collaterali, anche fortemente invalidanti, che vanno dal calo di globuli rossi o di globuli bianchi, alle afte dolorose del cavo orale, alla stanchezza o ai dolori. Grazie alla somministrazione dell’ozono si riducono gli effetti collaterali della terapia: questo permette una vita dignitosa e socialmente attiva al paziente e, soprattutto, gli consente di continuare ad eseguire la chemioterapia. E’ fondamentale ricordare che l’ozonoterapia non guarisce ma integra validamente la chemioterapia”.
Al trattamento possono accedere tutti o ci sono tipologie di pazienti che non possono prenderne parte?
“La terapia può essere seguita da tutti: non sono descritti effetti collaterali. Purtroppo al momento alcuni tumori rispondono meno di altri, per esempio quelli polmonari e quelli neuroendocrini. Comunque anche in pazienti affetti da queste patologie si hanno miglioramenti perché si ottiene un miglioramento dello stato chimico e biologico dell’individuo”.
Quante sedute occorre fare o cambia di volta in volta in base alla patologia specifica del paziente?
“In genere si eseguono 4 sedute a settimana per tre mesi, dal lunedì al giovedì, poi tre mesi di pausa in cui il paziente mi tiene informato su tutto, dopo di che riprende se ne ha bisogno.
Per quanto concerne le malattie non neoplastiche come la candida, la fibromialgia, i parassiti intestinali, la psoriasi e le malattie della pelle, l’artrite possono avere risultati positivi grazie agli schemi terapeutici che ho messo a punto e che sono calibrati in base alle necessità del paziente. Per i casi di psoriasi o di artrire reumatoide ricordo che oltre all’ozono si hanno splendidi risultati associando l’alimentazione e la pulizia dell’intestino, l’idrocolonterapia, che pratico da anni presso il mio studio “.
In tutto questo discorso quanto è importante l’alimentazione?
“Da diversi anni mi occupo di alimentazione specifica nelle varie patologie: mangiare bene rappresenta un elemento importantissimo della terapia. Nel 2015 ho avuto il piacere di presentare il mio lavoro “Alimentazione consapevole” all’Expo di Milano; in quella relazione ho racchiuso tutte le mie osservazioni di quasi 25 anni di professione medica svolta qui, nel Salento. Alla fine ho concluso che è più importante escludere qualche alimento o limitarlo fortemente, senza cambiare radicalmente la filosofia alimentare del paziente: basta poco per ottenere dei buoni risultati. Ad esempio, nel paziente oncologico conviene ridurre il consumo di dolci e farine raffinate perchè, innalzando la produzione insulinemica, scatenano un aumento dell’IGF-1 (fattori di crescita, favorenti l’aumento della neoplasia). Ho qualche dubbio anche sull’uso indiscriminato di cocktail vitaminici e anti-ossidanti: spesso si usano senza sapere che l’antiossidante fa bene alla cellula vitale, ma aiuta anche la cellula tumorale, pertanto vanno prescritti da un medico e solo se assolutamente necessario. Credo che la corretta alimentazione sia uno dei fattori da instaurare poichè insieme alle altre terapie può aiutarci nella cura di qualsiasi patologia: Ippocrate, uno dei Padri della Medicina, qualche millennio fa diceva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.