Voglio proporvi una mail che mi è arrivata stamane. : “Ciao sono Paola …ho 26 anni e da 7 convivo con la Cistite. Ho provato tutti gli antibiotici possibili e immaginabili con risultati mediocri; miglioramento immediato poi al ciclo mestruale tutto ritorna come prima e ritorno dal medico curante per la prescrizione. Da qualche mese sono in terapia con un omeopata; dopo i primi risultati incoraggianti il quadro si è ripresentato tale e quale: sono stanca di provare dolore e bruciore…mi sento sporca! L’omeopata mi ha dato rimedi anti-stress ed afferma che tutto dipende dal cervello…cosa devo fare?…”
La Cistite è un problema molto serio e diffuso (1 donna su 3 ne soffre almeno 1 volta all’anno): quali consigli potremmo dare a Paola?
Partiamo dalle cose più semplici da seguire, ovvero delle regole alimentari. Alcuni alimenti possono irritare la vescica: vanno individuati ed eliminati. In genere io consiglio un regime alimentare a base di pasta o pane (preferibilmente integrali), verdure e ortaggi, carni bianche (pollo e/o tacchino), pesce, frutta. Sconsiglieremo cioccolata, cibi piccanti , carne di maiale e insaccati (prosciutto crudo incluso), bevande gassate e alcolici, latte e latticini, formaggi, brodi e sughi di carne (come il ragù domenicale), caffè. Sicuramente, alla nostra amica, possiamo consigliare di bere tanta acqua (almeno 2 litri al giorno): l’acqua diluisce gli ossalati e l’acidità urinaria; facilita l’eliminazione di sostanze irritanti dalla vescica.
Per quanto riguarda il discorso farmacologico il discorso è più articolato: in base alla visita vanno scelti i prodotti più appropriati per la nostra paziente. In linea generale possiamo consigliare a Paola di alcalinizzare le urine con un prodotto a base di bicarbonato di sodio (che impedisce la formazione di cristalli di acido urico e contrasta l’acidità urinaria), l’uso di tisane o infusi (Ortosiphon stamineus 12 g per 1 litro di acqua). Tra i prodotti “naturali” ricordo anche il d-Mannosio, che svolge un ruolo protettivo sulla mucosa vescicale (praticamente non ha effetti collaterali) e il Cranberry.
Tra le metodiche più risolutive sulla cistite, pratico l’Idrocolonterapia: liberando l’intestino dalle scorie si ripristina la capacità filtrante delle sue pareti; aumentando le difese immunitarie per cui si ottiene la prevenzione delle recidive. Al termine della seduta di lavaggio intestinale consiglio alla paziente una terapia per la Ricolonizzazione Intestinale, basata sull’uso di probiotici specifici che ricostituiscono il microbiota intestinale e assicurano la guarigione.
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